Utagawa Kuniyoshi

Giovane donna appartenente alla classe samurai, in atto di cogliere un ramo di ciliegio in fiore.

Come è noto il fiore di ciliegio oltre ad essere uno dei simboli più noti del giappone, è anche il simbolo della caduca ma splendida vita del samurai.

Ce lo rammentano Kuniyoshi (1798-1861) e un antico detto.

Hana wa sakuragi, hito wa bushi

Ossia tra i fiori [il migliore è] il ciliegio, tra gli uomini il samurai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Utagawa Hiroshige

Sarebbe un’offesa all’intelligenza del lettore tentare di spiegare chi sia stato Hiroshige (1797-1865), le sue opere parlano, ed eloquentemente, per lui.

Il tema della affascinante donna splendidamente abbigliata, che passeggia in un clima invernale, sotto la neve che esalta con i suoi colori sommessi quelli vivaci delle vesti, ricorre nelle opere di molti artisti.

Inclusi i sommi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovanni Berio

Conosciuto con il nome d’arte di Ligustro (1923-2015) nacque e visse ad Imperia, accostandosi in età già matura all’arte della stampa policroma giapponese di cui divenne probabilmente il massimo epigono del XX secolo.

Camminò lungo una via lontana da ogni altra via precedente.

Eppure – con la massima fedeltà ed ogni possibile scrupolo – lungo il solco di una splendida tradizione artistica, proveniente da un mondo che sembra a noi così lontano, ma che Ligustro ci fa in ogni sua opera toccare con mano e talvolta vedere come mai avevamo visto prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’immagine di apertura di questo articolo rappresenta la dea Irene (la Pace) che porta la ricchezza interiore (Ploutos) simboleggiata da un bambino. Copia romana di opera attribuita a Cefisodoto, IV secolo a.C.

(Mostra della Collezione Torlonia, Roma)